febbraio 2012 | nº 05 |
«Sussulti di Luce», personale di Marcello Fara a Palazzo Strozzi spazio Agora | Z, Palazzo Strozzi, Piazza Strozzi, fino al 18 agosto 2013 Stefania Guernieri |
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«Una volta una ragazza mi ha detto che quando ho la macchina fotografica in mano sorrido sempre». Marcello Fara, sardo di nascita, fiorentino d’adozione, ha capito quel giorno che la fotografia sarebbe stata il suo futuro, oltre che la sua più grande passione insieme all’architettura. Proprio per questo suo duplice amore può essere definito l’architetto-fotografo, anzi, forse sarebbe meglio dire il fotografo-architetto, visto che costruisce le sue foto, le studia, le progetta nel vero senso della parola come opere d’architettura visiva. Ha viaggiato e vissuto in molte città italiane ed europee, ma ha scelto Firenze per continuare le sue ricerche collaborando con la facoltà di Architettura, e per fotografare. E proprio nella città del giglio ha realizzato le dodici opere in mostra a Palazzo Strozzi nello spazio Agora | Z, inaugurata il 15 giugno scorso e aperta fino al prossimo 18 agosto 2013. Una personale voluta da Sandra Rosi, sensibile e colta titolare, insieme al marito Mario Curia, della casa editrice Mandragora specializzata in editoria d’arte. S’intitola «Sussulti di luce», e proprio la luce è quella che cerca Fara in ogni scatto. E’ lui stesso a spiegare la tecnica usata e cosa, in ogni posa, ha voluto rappresentare. «Firenze è una finestra da cui è possibile scorgere sguardi che mutano con la luce, emozioni e colori compongono scorci che si perdono nell’acqua. Le vibrazioni della luce al tramonto scompongono le linee geometriche dell’architettura rinascimentale – spiega l’architetto-fotografo – lasciando che la natura si fonda con esse. E’ una metamorfosi, questa, che toglie il valore visivo a cui siamo abituati per portarci in quel mondo di cui tutti abbiamo bisogno: il sogno. E’ questa la mia guida – prosegue Fara – quando lavoro cerco di ricreare il ricordo che resta chiudendo gli occhi». Forti contrasti, colori che si fondono e sfumano, le dodici opere esposte a Palazzo Strozzi sollecitano l’osservatore alla partecipazione visiva ed emotiva, a ricercare il luogo ritratto e il senso della storia della città, quell’emozione che ancora resiste al continuo ed incessante cambiamento della modernità. «La permanenza si contrappone alla continuità, la bellezza all’immagine pubblicitaria – spiega Fara mentre osserva con una punta d’orgoglio il suo lavoro – che però banalizza e svilisce i tanti volti di Firenze che è espressione di misura, armonia, identità. Ecco allora il senso di questa mostra, un meditato omaggio alla città che mi ha accolto e guidato nella mia formazione artistica». Punto cardine della formazione del fotografo sono i fiori dello storico Giardino dei Semplici, dove il colore e la forma hanno agito sulla sua percezione. E proprio i fiori, e la natura, gli alberi e i paesaggi silenziosi ed eterei, sfumati e preziosi, dai colori cangianti al ritmo delle stagioni o del giorno e della notte sono i principali protagonisti dei suoi suggestivi scatti, simili a dipinti fluttuanti modellati da precise e diafane pennellate dell’artista. Tra le suggestioni che ispirano il suo lavoro si possono ritrovare anche le atmosfere dei maestri del cinema quali Akira Kurosawa e Andrej Tarkovskij. Non è la prima volta che l’architetto realizza foto d’arte, di recente ha infatti collaborato e sviluppato progetti di ricerca e video-fotografia con artisti e creativi, tra i quali spicca lo stilista Roberto Capucci, un lavoro confluito nel volume «Forma, Materia e Colore. Marcello Fara legge Roberto Capucci» (Gli Ori 2011) e una selezione di immagini che hanno affiancato gli abiti di Capucci nelle mostre allestite presso il Museo della Fondazione Roberto Capucci a Villa Bardini a Firenze, al Philadelphia Art Museum e al Museo di Santa Giulia a Brescia. Di recente ha inoltre realizzato un prezioso raccoglitore fotografico in collaborazione con la casa editrice Sillabe di Livorno, presentato dal professor Carlo Sisi, ed è autore di articoli e saggi scientifici per il Bollettino di Studi Storici Fiorentini e per la rivista «Il Governo delle idee». «Sussulti di luce» è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20 e il giovedì fino alle 23. Sussulti di Luce - Marcello Fara Spazio AGORA | Z - Palazzo Strozzi 14 giugno – 18 agosto 2013 Piazza Strozzi - Firenze |
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