Fashion Design Lab Magazine
febbraio 2012 | nº 05
  Diafane passioni. Avori Barocchi dalle Corti Europee
Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti, 16 luglio - 3 novembre 2013
Roberto Cantini
 
   

Gli avori barocchi, nella loro importanza artistica internazionale, non sono mai stati oggetto né in Italia né all'estero di una grande esposizione, e questa rappresenta la prima occasione per rimediare a questa lacuna. Occasione che non è un caso venga colta a Firenze, al Museo degli Argenti, dove si trova la più estesa e formidabile raccolta storica di avori, composta da opere dei maggiori scultori in questa tecnica.

Nella mostra al nucleo fiorentino si aggiungono temporaneamente figure, vasi e oggetti oggi conservati nelle principali raccolte europee e americane, evocativi dell'abilità suprema che fu raggiunta specialmente in area germanica e mitteleuropea nell'età barocca, mettendo all'opera non solo gli artisti di corte - come il "nostro" abilissimo Sengher - ma addirittura sovrani sperimentali e di talento, come lo Zar Pietro il Grande.

E' una mostra raffinata e particolare di quasi centocinquanta pezzi, che unisce i tesori fiorentini a pregevoli esemplari provenienti dai più importanti musei stranieri e ad altri avori mai visti prima, custoditi in collezioni private, dunque un nuovo e spettacolare capitolo della storia dell'arte mai studiato p rima, soprattutto nel suo aspetto "internazionale", così peculiare del collezionismo mediceo.

L'esposizione è articolata in varie sezioni che percorrono l'arte dell'avorio dal Quattrocento, quando catturò l'attenzione di Lorenzo il Magnifico, al maturo Rinascimento, fino all'esplosione del Barocco con opere degli scultori fiamminghi e tedeschi più famosi del periodo, da Leonard Kern a François du Quesnoy, da Georg Petel a Balthasar Permoser.

La mostra è ideata e curata da Eike D. Schmidt e diretta da Maria Sframeli, il bel catalogo è edito da Sillabe.

Info:
www.unannoadarte.it
firenzemusei@operalaboratori.com

Manifattura francese<br>Dittico con la Madonna in trono allattante il Bambino tra San Giovanni Battista e San Giacomo il Maggiore e la Crocifissione<br>Seconda metà del XIV secolo<br>Avorio e metallo<br>
San Pietroburgo, State Hermitage Museum Niccolò Pippi (Nicolas Mostaert)<br>(Arras, circa 1530 - Roma, circa 1604)<br>Deposizione dalla croce<br>1579 circa<br>Avorio, montatura e supporto di legno ebanizzato<br>Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti Johann Eisenberg<br>(Gotha, circa 1600 - post 1659)<br>Vaso con coperchio<br>1624<br>Avorio<br>Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti
 
Manifattura tedesca<br>Vaso con coperchio<br>1618-1631<br>Avorio<br>Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti Johann Eisenberg<br>(Gotha, circa 1600 - post 1659)<br>Vaso con coperchio<br>1626<br>Avorio<br>Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti Georg Petel<br>(Weilheim, 1601/1602 - Augsburg, 1633/1634)<br>Ercole e il leone nemeo<br>1624 circa<br>Avorio<br>Monaco, Bayerisches Nationalmuseum
 
Domenico Bissoni<br>(Bissone, ante 1574 - Genova, 1637)<br>Crocifisso<br>Avorio con croce d’ebano, chiodi e lettere di rame dorato<br>Collezione privata Jacobus Agnesius (attr.)<br>(attivo intorno al 1638)<br>San Sebastiano<br>Avorio<br>Parigi, Musée du Louvre Maestro delle Furie<br>(attivo intorno al 1625)<br>Marco Curzio che si getta nella voragine<br>Avorio<br>Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti
 
Maestro delle Furie<br>(attivo intorno al 1625)<br>Marco Curzio che si getta nella voragine<br>Avorio<br>Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti Maestro delle Furie<br>(attivo intorno al 1625)<br>Marco Curzio che si getta nella voragine<br>Avorio<br>Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti Justus Glesker<br>(Hameln an der Weser, 1610/1620 - Francoforte sul Meno, 1678)<br>San Sebastiano<br>Avorio e legno<br>Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti
 
Justus Glesker<br>(Hameln an der Weser, 1610/1620 - Francoforte sul Meno, 1678)<br>Lucrezia<br>1650 circa<br>Avorio<br>Monaco, Bayerisches Nationalmuseum Melchior Barthel<br>(Dresda, 1625 - 1672)<br>Venere e Amore   -   Cleopatra con l’aspide<br>Venezia, 1654/1655-1659<br>Avorio; piedistallo in legno<br>Dresda, Staatliche Kunstsammlungen, Grünes Gewölbe Johann Balthasar Stockamer<br>(Norimberga, 1634 - Weissenfels ?, 1700 circa)<br>David con la testa di Golia<br>1663-1669<br>Avorio<br>Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti
 
Johann Balthasar Stockamer (?)<br>(Norimberga, 1634 - Weissenfels ?, 1700 circa)<br>Cristo alla Colonna<br>Avorio<br>Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte Ignaz Elhafen<br>(Innsbruck, 1658 - Düsseldorf, 1715)<br>e Octavian Cocssel (per le montature d’argento)<br>(attivo 1692-1716)<br>Boccale con il ratto delle Sabine, incoronato da Sansone e il leone<br>1697<br>Avorio e argento dorato<br>Toronto, Art Gallery of Ontario, The Thomson Collection Ignaz Elhafen<br>(Innsbruck, 1658 - Düsseldorf, 1715)<br>Il ratto delle Sabine<br>Avorio<br>Toronto, Art Gallery of Ontario, The Thomson Collection
 
Ignaz Elhafen<br>(Innsbruck, 1658 - Düsseldorf, 1715)<br>Il giudizio di Paride<br>1710-1715 circa<br>Avorio<br>Monaco, Bayerisches Nationalmuseum Ignaz Elhafen<br>(Innsbruck, 1658 - Düsseldorf, 1715)<br>Pan e Siringa<br>1690-1695 circa<br>Avorio<br>Los Angeles County Museum of Art. Gift of Mr. and Mrs. Eric Lidow Ignaz Elhafen<br>(Innsbruck, 1658 - Düsseldorf, 1715)<br>Diana e Callisto<br>1690-1695 circa<br>Avorio<br>Los Angeles County Museum of Art. Gift of Mr. and Mrs. Eric Lidow
 
Antonio Leoni<br>(Venezia, ante 1680 - Düsseldorf ?, post 1716)<br>Ratto di Proserpina<br>1705 circa<br>Avorio<br>Monaco, Bayerisches Nationalmuseum Antonio Leoni<br>(Venezia, ante 1680 - Düsseldorf ?, post 1716)<br>Sacrificio di Ifigenia<br>1705<br>Avorio<br>Monaco, Bayerisches Nationalmuseum Balthasar Permoser<br>(Kammer, 1651 - Dresda, 1732)<br>Autunno <br>1695<br>Leeds, Harewood House, by kind permission of the Earl and Countess of Harewood and the Trustees of the Harewood Trust
 
Balthasar Permoser<br>(Kammer, 1651 - Dresda, 1732)<br>Inverno<br>1695<br>Leeds, Harewood House, by kind permission of the Earl and Countess of Harewood and the Trustees of the Harewood Trust no_image no_image
 
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