Fashion Design Lab Magazine
ottobre 2009 | nº 01
  L'arte dell'inganno o l'inganno ad arte
Il trompe-l'oeil a Firenze
Marco Gasperini
 
   

Una mostra singolare e fuori dagli schemi prende vita a Firenze dal 16 Ottobre al 24 Gennaio presso Palazzo Strozzi. Il titolo: Inganni ad arte, meraviglie del trompe-l'oeil dall'antichità al contemporaneo.
Per la prima volta in Italia una mostra racconta l'intrigante e spettacolare storia del trompe-l'oeil, ovvero l'inganno ottico nelle sue molteplici forme, attraversando pittura, arredamento, moda, design e cucina.
Artisti di ogni epoca o nazionalità hanno da sempre amato rappresentare come vero ciò che non lo è, coinvolgendo l'osservatore spesso in modo ironico, in una sorta di gioco in cui realtà e illusione si confondono, creando così un piacevole senso di smarrimento che obbliga il cervello umano a viaggiare su livelli paralleli. Un percorso tra arte e scienza che coinvolge tutti i cinque sensi e conduce il visitatore in un mondo a parte. Non è solo l'occhio del resto ad essere ingannato, poiché tutti i sensi possono esserlo. In questo modo profumi, melodie ed esperienze tattili condurranno gli ospiti attraverso le sale, completando e arricchendo le illusioni artistiche.
Essere costantemente ingannati diventa improvvisamente un gioco divertente ed intrigante.
"Nel Miglior trompe-l'oeil l'artista intende prendersi deliberatamente gioco di te, facendoti sapere che sei stato ingannato." (J.M. Bradburne)
Il ragazzo nel quadro, simbolo della rassegna (una figura che fugge da una cornice), rappresenta in estrema sintesi il senso della mostra che ospita oltre 150 opere di artisti quali Tiziano, Velazquez, Mantegna, Tiepolo, Tintoretto, Turrell, Pistoletto; il tutto in un allestimento, appositamente ideato dall'architetto Luigi Cupellini, in cui si richiama il tema attraverso spazi quali porte-cornici e falsi pavimenti.
Ideata da Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e Annamaria Giusti, direttrice della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti e curata dalla stessa Annamaria Giusti, la mostra è promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi, dalla Soprintendenza per il patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze e dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
L'itinerario espositivo, diviso in dieci sezioni in cui convivono opere di epoche diverse, porta il visitatore attraverso l'articolato mondo del trompe-l'oeil, passando dall'antichità classica, che per prima ha spinto la "verosimiglianza" fino all'illusione, al Medioevo, sino ad arrivare al Quattrocento italiano e fiammingo e quindi alla contemporaneità.
Notevoli saranno anche le manifestazioni collaterali all'evento, soprattutto dedicate ai bambini e alle famiglie. Su tutte ricordiamo La Cappelleria dell'illusionista: contenitore dalla forma insolita che svela i segreti e i trucchi del mestiere, per immergersi nell'illusorio mondo dell'arte, pieno di inganni e trabocchetti.
Sono previsti sconti sui biglietti d'ingresso per i clienti della Banca CR Firenze e per tutti gli abbonati e dipendenti ATAF.


Tiziano Vecellio, Ritratto dell’arcivescovo Filippo Archinto, 1556-1558 circa Domenico Remps, Scarabattolo, II metà del XVII secolo Pere Borrell del Caso, In fuga dalla critica, 1874
 
Henri Cadiou, Lo strappo, 1981 Duane Hanson, Donna con bambino nel passeggino, 1985 Carole A. Feuerman, Moran, 2008
 
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