gennaio 2011 | nº 03 |
«Frange di terra e di acqua»: la Bassa padana raccontata da Mauro Millenotti Pistoia, Galleria Vannucci, via della Provvidenza 6, 9 aprile-29 maggio 2011 Elisa De Montis |
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Dallo scorso 9 aprile la Galleria Vannucci, importante centro espositivo pistoiese, propone ai visitatori un evento d'eccezione: si tratta della mostra del fotografo Mauro Millenotti, artista schivo ma talentuosissimo che oggi, per la prima volta, si fa protagonista di un'esposizione personale. La mostra, costituita da 40 fotografie scattate nell'ultimo trentennio tra le province di Reggio Emilia e Mantova, propone un cammino silenzioso e raccolto attraverso le campagne della Bassa padana, lungo i sinuosi meandri del Po. Fabbriche abbandonate, interni polverosi e disabitati, panorami resi irreali dalla nebbia e dalla neve, scorci serali appena illuminati dai fari di un'auto lontana... No, Millenotti non è il fotografo dei «bei» paesaggi: al contrario, egli si sofferma sugli angoli più desolati, sulle rovine contemporanee generate dall'urbanizzazione selvaggia e della cattiva conservazione del territorio (lo ispirano i grandi artisti americani Walker Evans e Robert Adams, ma anche Claudio Parmiggiani, Luigi Ghirri e Gianni Celati). La poetica dell'abbandono domina ogni scatto come un vero e proprio leit-motiv, e risveglia nel visitatore una molteplicità di sensazioni diverse: da un lato, la malinconia suscitata dai resti dimenticati del passato, corrosi e smangiati dall'inesorabile passare del tempo; dall'altro, la dolcezza affettiva di un artista che ritrae la propria terra d'origine riuscendo a renderla amabile nonostante il degrado. Millenotti, nato nella provincia di Reggio Emilio, si dedica alla fotografia dagli anni '70; paesaggi e architetture sono i soggetti privilegiati delle sue opere, che l'artista realizza fondendo la propria straordinaria potenza evocatica con un'impareggiabile sapienza artigianale (le fotografie dell'esposizione sono state realizzate usando soltanto pellicole tradizionali). Millenotti condivide la propria sensibilità estetica con il fratello Maurizio che, nelle vesti di costumista, ha lavorato con Fellini, Zeffirelli e Tornatore ricevendo la nomina agli Oscar: evidentemente, il talento fa parte del DNA di questa famiglia. L'autore della mostra rappresenta una figura atipica nel mondo artistico odierno. Appartato e riflessivo, è un uomo che non si è mai lasciato sedurre dalle luci della facile notorietà; eppure, la maestria di Millenotti cela in sé il segreto più grande dell'arte, cioè la capacità di raccontare una storia, un pensiero, un'emozione attraverso l'immediatezza dell'immagine. La mostra, prima esposizione fotografica del nuovo corso della Galleria Vannucci, si inserisce in un progetto di più ampio respiro: essa rappresenta infatti la prima tappa di un percorso dedicato all'acqua, al quale ogni anno la Galleria pistoiese dedicherà una stagione: filo conduttore dell'iniziativa sarà l'atmosfera solitaria e malinconica che, da sempre, le distese d'acqua sono in grado di evocare nell'animo umano. La mostra, curata da Lorenzo Cipriani e da Massimiliano Vannucci per l'associazione «Utopias!», è patrocinata dal Comune di Pistoia e sarà visitabile fino al prossimo 29 maggio. Per informazioni: Tel. 0573 / 20066 info@vannucciartecontemporanea.com La Galleria è aperta tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle ore 09.00 alle ore 12.00, e dalle ore 16.00 alle ore 19.00. |
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