Fashion Design Lab Magazine
febbraio 2012 | nº 05
  Tiziano da Roma a Siena. Il Battesimo di Cristo esposto nel Museo dell'Opera Metropolitana di Siena
Siena, OPA, fino al 31 agosto 2012
Lorenzo Porciani
 
   

Si è aperta lo scorso giovedì 1 marzo la nuova esposizione del museo dell'OPA (Opera della Metropolitana di Siena) intitolata «Ex Aqua et Spiritu. Siena accoglie Tiziano, il Battesimo di Cristo».

Ed è proprio il celebre dipinto dell'artista bellunese del XV secolo a fare da protagonista: realizzato probabilmente intorno al 1512, si trova per la prima volta a lasciare lo storico luogo dei Musei Capitolini di Roma, da cui è in prestito, per collocarsi al centro di questo nuovo progetto che, come ha dichiarato lo stesso rettore dell'OPA Mario Lorenzoni, «è teso a valorizzare sia un'opera straordinaria sia tutte le sedi del Complesso museale del Duomo di Siena, che hanno molto da offrire».
Questo dipinto infatti si pone al centro dell'operazione di rilancio dell'arte religiosa locale proposto da Siena, come punta di diamante del percorso tra «Arte e Fede» offerto ai visitatori.

Commissionato a Tiziano dal mercante-mecenate Giovanni Ram, questo quadro è costituito da tre personaggi, disposti in linea obliqua come da tradizione, Giovanni Battista, il Cristo e lo stesso committente dell'opera: Gesù, al centro, con i piedi nel fiume Giordano, sta ricevendo il battesimo da Giovanni, situato più in alto sulla riva, e in basso sulla destra c'è il Ram, che indossa due fedi nuziali, simbolo della recente perdita della moglie.

Tra particolari di questo quadro, oltre agli straordinari panneggi in primo piano talmente colorati e accesi da innescare un profondo contrasto con la cupezza della zona contigua, troviamo un picchio, elemento della simbologia cristiana che rimanda alla rigenerazione dell'anima, lasciando ad intendere la fine di un momento di dolore (probabilmente la passata morte della moglie) per il Ram.

E' interessante inoltre considerare la vicenda di questo dipinto di valore inestimabile: dopo la morte di Giovanni Ram, resta in possesso dei suoi eredi fino alla fine del Cinquecento finché viene (probabilmente) venduto a Roma e non se ne ha più traccia fino al 1624, anno in cui risulta fra i beni della famiglia del collezionista e Cardinale Carlo Emanuele Pio.
Tuttavia verso la fine del 1700 la famiglia Pio è costretta a spostarsi a Madrid, e dalla Spagna viene fatta la richiesta al Pontefice, custode dei preziosi dipinti della famiglia, di farli recapitare in terra iberica.

Come ha raccontato lo stesso Sergio Guarina, rappresentante dei Musei Capitolini, il Papa di allora, Benedetto XIV, acconsentì a recapitare i dipinti di proprietà della famiglia.
Tuttavia, come si evince anche dalla comunicazione ufficiale del pontefice, «occorrendo qualche quadro per nostro servizio, il Cardinale segretario di Stato faccia la scelta» di quali spedire e di quali no.
Il segretario del Vaticano ne spedisce 480, trattenendone 120 circa.
Tra questi, quadri inestimabili firmati da Rubens, Caravaggio, Velázquez, Veronese, e inoltre il Battesimo di Cristo di Tiziano.
Ed è grazie a questo gesto intraprendente che noi oggi possiamo ammirare a Siena per tutta la durata dell'esposizione (1 marzo-31 agosto) questo suggestivo quadro del Cinquecento.


© photo: Leonardo Monfardini    


Museo dell'Opera Metropolitana di Siena | © photo: Leonardo Monfardini Museo dell'Opera Metropolitana di Siena | © photo: Leonardo Monfardini Museo dell'Opera Metropolitana di Siena | © photo: Leonardo Monfardini
 
Museo dell'Opera Metropolitana di Siena | © photo: Leonardo Monfardini Francesco d'Antonio, reliquiario del braccio destro di san Giovanni, 1465-'66 | Museo dell'Opera Metropolitana di Siena | © photo: Leonardo Monfardini Museo dell'Opera Metropolitana di Siena | © photo: Leonardo Monfardini
 
Tiziano Vecellio, Battesimo di Cristo, 1512 ca | Museo dell'Opera Metropolitana di Siena | © photo: Leonardo Monfardini Tiziano Vecellio, Battesimo di Cristo, 1512 ca: particolare | Museo dell'Opera Metropolitana di Siena | © photo: Leonardo Monfardini Tiziano Vecellio, Battesimo di Cristo, 1512 ca: particolare | Museo dell'Opera Metropolitana di Siena | © photo: Leonardo Monfardini
 
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