Fashion Design Lab Magazine
giugno 2011 | nº 04
  Philippe Starck e Pramac preparano l'avvento del personal eolic
Casole d'Elsa (SI), Località Il Piano
Federica Capoduri, Umberto Rovelli
 
   

In corsa per il XXII Compasso d'Oro ADI 2011, alla fine del triennio 2008-2010 la giuria del concorso si è trovata a «visionare» poco meno di 600 prodotti raccolti nei tre ADI Design Index precedenti. Fra premi e menzioni d'onore i giurati possono però segnalare «solo» un centinaio di oggetti innovativi ed eleganti. Ciò significa che, comunque, almeno 4 su 5 dei prodotti candidati resteranno fuori dalla selezione finale anche se, in certi casi, si tratta di oggetti davvero notevoli e all'avanguardia sia sotto il profilo estetico sia sotto il profilo tecnologico e degli inusitati «scenari» che essi propongono per la società del futuro.

E' il caso, a nostro avviso, delle due eleganti micro-turbine eoliche progettate da Philippe Starck e prodotte da Pramac (premiate con ADI Design Index nel 2010). Due prodotti – diversi per forma, dimensioni e materiali – nati apparentemente per mettere finalmente d'accordo ecologisti ed esteti del paesaggio e del decoro urbano. Non a caso, si chiamano «revolutionair»: WT1KW (tripala) e WT400 (bipala).

Molto resistenti, di modeste dimensioni e a bassissimo impatto visivo (addirittura «invisibili» a distanza), le «micro-pale» realizzate dall'azienda guidata da Paolo Campinoti, sono le prime incursioni di Pramac nel settore dell'eolico e si rivolgono – questa la novità – al piccolo consumatore e alle famiglie. Il tocco magico di Starck ha fatto poi sì che, per l'ormai consolidata produttrice senese di pannelli fotovoltaici, questo primo passo nel campo dei generatori eolici fosse anche un successo estetico e funzionale oltre che strategico.

Starck e Siena, le roi du design e la «regina dei paesaggi»: un gemellaggio, anzi, un matrimonio di morfologia e performatività che «s'aveva da fare». E il frutto di questa unione vola oggi davvero alto, convincendo i più scettici detrattori delle fonti energetiche rinnovabili. L'idea è semplice: realizzare una pala eolica che, potendo essere installata in un ambiente urbano e in prossimità di luoghi abitati, grazie alle sue contenute dimensioni, al ridotto impatto visivo e alla sua silenziosità, fosse appetibile anche al privato cittadino.

Ma come conquistare un cliente che si presuppone solo vagamente attento all'ambiente e alle opportunità di risparmio concesse dai nuovi sistemi di sostentamento energetico?
La risposta di Pramac e di Starck è stata la più classica: con la bellezza e la semplicità.

Non ci sono altre ragioni «forti» in grado di dar conto all'avvento del «personal eolic» e dell'attenzione suscitata da prodotti pur di straordinarie potenzialità come Revolutionair WT1KW e WT400.

Questi generatori eolici ad asse verticale – caratterizzati certo dalla ridotta quantità di parti mobili presenti nella loro struttura, l'alta resistenza alle forti raffiche di vento e la possibilità di sfruttare qualsiasi direzione del vento senza doversi continuamente ri-orientare – sono innanzitutto belli e facilissimi da installare.

Nel caso del modello bipala, ad esempio, non occorrono permessi per attivarla ovunque e il polimero trasparente con cui è composta la rende praticamente invisibile. Così per un costo di 2500/3500 euro potremo impiantare anche sul terrazzo di casa nostra una eccezionale fonte di risparmio ventennale – è il ciclo di vita del prodotto – assolutamente pulita in quanto riciclabile al 100%.

Info:
Località Il Piano
53031 Casole d'Elsa (SI)
phone: 0577 79651
www.pramac.com


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Philippe Starck, Revolutionair WT1KW e WT400, 2009, Pramac
 
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