Fashion Design Lab Magazine
giugno 2011 | nº 04
  Miss Italia: ecco le Curve d'Italia + Enrico Vanzina «amico giurato» del concorso
Montecatini Terme, 14 settembre 2011
Redazione
 
   

| 14 settembre 2011 |

Oltre alle sei in gara con la fascia, anche tre riserve. Determinate tutte a portare avanti il messaggio di una bellezza sana.

Sposano la filosofia lanciata quest'anno dal Concorso: quella delle curve, delle rotondità, ma soprattutto della bellezza sana. Sono le sei Miss Curve d'Italia Elena Mirò (Elisa Forti N°52, Vanessa Zanardo N°53, Sara Izzo N°54, Valentina Cammarota N°55, Fabrizia Santarelli N°56, Federica Pintus N°57) e le tre riserve tornate a Montecatini che indossano la taglia 44 (Alice Catalano N°65, Isotta Carapelli N°66 e Claudia Puglia N°67).

Tutte si dicono orgogliose del titolo loro assegnato perché simbolo di un'ideologia, di una filosofia di vita da seguire e portare avanti.
«Sono una ragazza con le curve – ha detto Valentina Cammarota – Quando mi hanno assegnato questa fascia in finale mi sono sentita orgogliosa. Ho le mie forme e il messaggio che sta alla base dell'iniziativa lanciata da Patrizia Mirigliani lo sento mio».
«L'importanza sociale dell'iniziativa non è da sottovalutare – ha detto Fabrizia Santirelli – Non è una questione di taglia. La bellezza della donna non può essere stabilita dalle misure, ma è armonia delle forme. E noi, di forme ne abbiamo». D'accordo con lei anche Elisa Forti (N°52), Vanessa Zanardo (N°53), Sara Izzo (N°54) e Federica Pintus (N°57).

Anche le tre riserve taglia 44 tornate a Montecatini Terme (Alice Catalano, Isotta Carapelli e Claudia Puglia) si dicono in linea con la filosofia di quest'anno. Tutte e tre erano arrivate alle Prefinali Nazionali con il titolo Miss Curve d'Italia Elena Mirò. «Ci sentiamo parte attiva di questa iniziativa e la portiamo avanti con orgoglio», ha detto Isotta. E Claudia scherza: «Adoro mangiare e adoro la mia "morbidezza". Non potevo che accogliere con favore l'apertura del Concorso alle ragazze più formose». Alice, infine, precisa: «La donna con le curve piace».

Le sei «Miss Curve d'Italia Elena Mirò» (Elisa Forti N°52, Vanessa Zanardo N°53, Sara Izzo N°54, Valentina Cammarota N°55, Fabrizia Santarelli N°56, Federica Pintus N°57) e le tre riserve tornate a Montecatini che indossano la taglia 44 (Alice Catalano N°65, Isotta Carapelli N°66 e Claudia Puglia N°67). Le sei «Miss Curve d'Italia Elena Mirò» (Elisa Forti N°52, Vanessa Zanardo N°53, Sara Izzo N°54, Valentina Cammarota N°55, Fabrizia Santarelli N°56, Federica Pintus N°57) e le tre riserve tornate a Montecatini che indossano la taglia 44 (Alice Catalano N°65, Isotta Carapelli N°66 e Claudia Puglia N°67). no_image
 
  A MISS ITALIA TORNA ENRICO VANZINA NELLA GIURIA TECNICA

«E' la terza volta che mi appresto a far parte della Giuria Tecnica del concorso di Miss Italia. In passato, sono stato presente quando vinsero Tania Zamparo e Francesca Chillemi, due ragazze che, dopo aver indossato l'ambita fascia, hanno dimostrato le loro qualità nel mondo della comunicazione televisiva». Lo scrive lo scrittore e sceneggiatore Enrico Vanzina, atteso a Montecatini Terme.

«Perché torno a Miss Italia? Innanzitutto perché – aggiunge – sono felice di rifare squadra con Fabrizio Frizzi, un professionista serio, intelligente, con il quale è sempre un piacere condividere una manifestazione. Torno per Patrizia Mirigliani, della quale sono amico, come lo sono del suo straordinario papà. Ma torno soprattutto per Miss Italia, un evento popolare che adoro. Del concorso mi piace l'allegria, la tradizione, la grazia… talvolta l'ingenuità. È un modo per poter osservare da vicino la gioventù italiana durante un rito che si fonda sul sogno.

«In un mondo lacerato dai problemi, il concetto di bellezza è ancora importante. Va visto, appunto, come un sogno di tutti. Un valore che unisce. Che s'impone a costo zero. Che rallegra con leggerezza l'immaginario collettivo. Questo – conclude Vanzina – è ciò che mi piace di Miss Italia, dove – malgrado i sospetti intellettualistici dei noiosi di regime – trionfa un'Italia semplice e simpatica».

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