giugno 2010 | nº 02 |
Vinum Nostrum. Arte, scienza e miti del vino nelle civiltà del Mediterraneo antico Museo degli Argenti, Palazzo Pitti, Firenze, 20 luglio 2010 - 30 aprile 2011 Roberto Cantini |
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Di grande interesse e fascino la mostra che si è appena inaugurata al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, dalla Mesopotamia alla nostra tavola, da rito di comunione a ebbrezza da evitare, da culto da respingere a porta di accesso alla spiritualità, il vino e la vite sono i protagonisti di questo singolare evento. Il percorso espositivo racconta, attraverso il vino, duemila anni di storia: le premesse culturali e religiose, la diffusione geografica della coltivazione, le tecniche agricole, la varietà e le caratteristiche genetiche delle uve, la produzione, il trasporto, le adulterazioni e il consumo del vino nel mondo antico. Reperti opportunamente selezionati mettono in luce l'origine della viticoltura in area asiatica e in Egitto, la sua piena affermazione con relativi significati simbolici, religiosi e culturali nel mondo ellenico, la produzione e diffusione del vino su ampia scala operata dai Romani e, infine, in virtù della felice situazione archeologica delle città vesuviane, il caso particolare dei vigneti di Pompei con tutta la documentazione relativa a coltivazione, vendemmia, conservazione, consumo e commercio. Uno spazio della mostra è dedicato allo straordinario contributo fornito da Fenici ed Etruschi, che giocarono un ruolo essenziale nella diffusione della coltivazione della vitis vinifera nel Mediterraneo. Infine, aprono il percorso espositivo due pezzi eccezionalmente arrivati a Firenze per l'occasione di questa mostra: la statua della «Vecchia ubriaca», una straordinaria opera d'arte, copia romana di un originale del II secolo a.C. che rappresenta i nocivi effetti dell'eccessivo consumo di vino e da Tblisi, in Georgia, regione che ha veduto in tempi antichissimi lo sviluppo della viticoltura, il più antico vaso adoperato dall'uomo per contenere il vino. La mostra nata da un'idea del Prof. Paolo Galluzzi dal prossimo mese di settembre ospiterà nel Giardino di Boboli alcuni eventi per celebrare il vino e i suoi legami con la storia della civiltà. Avranno luogo nei due giardini pompeiani ricostruiti della Casa dei Vettii e della Casa dei Pittori al Lavoro, quest'ultimo corredato di una vigna, come in origine alcuni giardini di Pompei. I Promotori della mostra sono la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero per i Beni e le attività culturali, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, il Museo degli Argenti, Firenze Musei e il Museo Galileo, oltre all'Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Info: phone 055 2654321 firenzemusei@operalaboratori.com |
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