giugno 2010 | nº 02 |
Tony Cragg. In 4D. Dal fluire alla stabilità Venezia, Cà Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, 27 agosto 2010 – 9 gennaio 2011 Roberto Cantini |
|||||||||||||||||||||||||
Auguri da Damiani... Antiquari a Florens 2010... Kounellis a Pistoia... Mostra tartufo bianco... Canto della Terra... I bronzi del Battistero... Stanley Kubrick... Giorgione a Venezia... Nuove sfide PlastiChic... Vinum Nostrum... Barocco defilato... Una finestra su Pitti n°78... Polimoda Fashion Show... Fashion Jewellery Banci... La Forma del Rinascimento Arte del XX secolo... |
La Posta di Maurizio... Natale Boccadamo... Bronzi per Michelangelo... Viaggi insoliti... Pitti Fragranze n°8... L'abito fa il monaco... Le Arti di Piranesi... Pier Luigi Nervi... Tony Cragg... 1610: Parigi Val Bene... Il piccolo MJ a Pitti Bimbo... Galileo Chini e la Toscana... La Toscana al Salone... Pistoia Blues Festival... Elle Vacanze Inaugurato l'Eco del Mare... Gallerie virtuali |
Un progetto espressamente concepito per gli spazi di Cà Pesaro da uno dei protagonisti della scultura britannica dei nostri anni, Tony Cragg (Liverpool, 1949). In un percorso che si snoda lungo i tre piani di Cà Pesaro – corte esterna, androne, salette al piano terra, scalone monumentale, secondo piano e facciata sul Canal Grande – la mostra presenta una quarantina di opere in vetro, bronzo, acciaio, plastica, legno, pietra, ma anche venti tra disegni, bozzetti preparatori e acquerelli, realizzati in un trentennio di attività, dagli anni ’80 a oggi, quasi tutte mai esposte prima d’ora in Italia. Si tratta di opere che documentano perfettamente la versatilità dei linguaggi e dei prodotti del suo lavoro e che stabiliscono, per di più, uno stringente confronto con gli spazi e i lavori permanentemente esposti in Museo. Dopo una prima fase negli anni Settanta, in cui accosta frammenti colorati di detriti urbani in inedite composizioni a metà fra collage e scultura, Tony Cragg si muove via via verso opere più imponenti, in cui il minimalismo si fa monumentale, con gli immensi blocchi di legno, ferro, bronzo e fibra di vetro. Suo interesse fondamentale diventa la «creazione di oggetti e di immagini che non esistono nel mondo naturale o funzionale ma che possono riflettere e trasmettere informazioni e sensazioni sul mondo e sulla stessa esistenza». La mostra a cura di Silvio Fuso e Jon Wood, è una coproduzione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e KunstMeran/Merano Arte (ove a cura di Valerio Dehò, si sposterà in parte dal 5 febbraio al 28 maggio 2011) e si realizza in collaborazione con Galleria Michela Rizzo e Caterina Tognon Arte Contemporanea, Venezia. Il catalogo è edito da Marsilio. Info: www.museiciviciveneziani.it |
||||||||||||||||||||||||
Fashion Design Lab Magazine · firenze, via de' bardi 36 · magazine@fashiondesignlab.com · iscrizione tribunale di firenze n. 5674 del 29.09.2008 · web design: blue klein |