Fashion Design Lab Magazine
ottobre 2009 | nº 01
  Firenze e la Cina, occasioni comuni di crescita e intensificazione degli scambi economici. Intervista all'Assessore del Comune di Firenze Elisabetta Cianfanelli Francesco Scianni
 
   

Gentile Assessore, nel mese di giugno sarà a Firenze in visita una delegazione della città di Ningbo, grande centro industriale della Cina.
Com'è nata l'occasione di quest'incontro tra le due città?

A marzo ho incontrato una delegazione della città di Ningbo con la quale Firenze ha un patto di amicizia. In questa occasione è nata l'idea del seminario pensato come un «tavolo» dove riunire i rappresentanti delle imprese fiorentine, toscane e della città cinese di Ningbo con l'obiettivo di intensificare gli scambi economici e individuare occasioni comuni di crescita. Inizialmente programmato per fine aprile, l'appuntamento è stato rinviato a giugno per i problemi nei trasporti aerei causati dall'eruzione vulcanica in Islanda. Si tratta soltanto di un rinvio tecnico visto il grande interesse suscitato dall'incontro. Al seminario parteciperanno il vicesindaco di Ningbo, Wu Hemin, funzionari di governo imprenditori del mondo della moda e stilisti e produttori italiani. Si tratta quindi di una grande occasione per avviare e intensificare i rapporti con la Cina non solo per i nostri imprenditori ma anche per gli enti pubblici.

Quali sono gli obiettivi dell'Amministrazione Comunale nel sostenere la visita di questo gruppo?
L'obiettivo del workshop è facilitare alle aziende italiane la penetrazione nel mercato cinese. Gli esponenti delle aziende cinesi partecipanti all'evento hanno infatti espresso il loro vivo interesse ad incontrare membri delle varie associazioni di categoria presenti sul territorio fiorentino, insieme a rappresentanti delle aziende produttive del settore. Obiettivo avviare proficui rapporti commerciali, scambi culturali e sviluppare opportunità di joint-ventures imprenditoriali nel settore moda.
Il seminario sarà suddiviso in tre settori di lavoro: Moda e abbigliamento; Formazione ricerca e design; Turismo, cultura e Artigianato. Per quanto riguarda l'Amministrazione, il nostro impegno non è soltanto favorire l'interscambio economico e culturale, ma allargheremo la discussione alla ricerca e allo sviluppo del turismo.

Quali sono le prospettive nelle relazioni con questa città, in particolare per la promozione dei prodotti toscani e in particolare del territorio fiorentino?
I rapporti di Firenze e della Toscana con la Cina sono avviati ormai da tempo e negli ultimi anni sono diventati più forti grazie alla Fondazione Italia-Cina che ha favorito sia scambi economici che la collaborazione nel settore della ricerca. Senza dimenticare che l'università di Firenze ospita un migliaio di studenti cinesi e nella nostra città ci sono famiglie cinesi ormai di terza generazione. Per quanto riguarda le prospettive, la Cina è una formidabile occasione per le nostre imprese perché rappresenta un mercato immenso, per molti versi ancora da scoprire, per i nostri prodotti. Ecco perché avviare rapporti e rafforzare quelli già esistenti tra Firenze e la Toscana con le città della Cina diventa fondamentale, soprattutto in un momento in cui i mercati tradizionali segnano il passo.

Quali sono gli scambi in atto in questo momento, tra Firenze e altre municipalità della Cina?
Firenze ha una città gemellata, Nanchino, con cui i contatti sono continui dall'anno in cui è stato siglato il patto, ovvero il 1980. Poi nel 2008 è stato firmato un patto di amicizia con Ningbo, e anche con questa città i rapporti sono costanti.


Elisabetta Cianfanelli    
 
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